La Guerre éternelle - Un fumetto contro la guerra
La copertina del primo volume de "La Guerre éternelle" |
Tratta da un romanzo di Joe Haldeman e disegnata da Marvano - al secolo Mark Van Oppen - l'opera, pubblicata nel 1988, è un classico esempio di fantascienza che prende spunto da eventi tristemente reali e che segnarono profondamente la vita di Haldeman. Nell'introduzione è lo stesso autore a spiegarci alcune delle idee fondamentali che ispirarono il testo e successivamente l'adattamento in fumetto:
"Il 1988 è il 20° anniversario dell'anno che ho passato in Viet-nam come soldato molto involontario, inviato a combattere una guerra alla quale la maggior parte degli Americani era indifferente o fortemente contraria. In effetti, solo una minoranza di "falchi" pensava che avessimo l'obbligo di contenere l'avanzata internazionale del comunismo imponendo la nostra volontà ad un povero piccolo paese dall'altra parte del mondo. Se non l'avessimo fermato, Signore Iddio!, il comunismo sarebbe sceso attraverso l'Indocina, l'Indonesia e le Filippine. Avrebbe sommerso l'Oceania, avrebbe stretto l'Australia e la Nuova Zelanda tra i suoi artigli affilati e non si sarebbe fermato senza prima aver armato con un martello e con una falce ogni pinguino dell'Antartide. Questa è quella che si chiama la Teoria del Domino. Ma le cose non si sono svolte così e anche se abbiamo abbandona il Viet-nam nelle mani dei comunisti atei, la maggior parte dei pinguini è sempre e comunque apolitica..."
Leggendo queste righe non dovrebbe essere difficile capire qual'è il senso che Haldeman intende dare alla sua storia! Tenete presente, inoltre, che proprio come avete letto nel titolo di questo post, Haldeman fa un'ulteriore premessa: "Io sono contro la guerra, non contro i soldati. Certo, posso essere stato un po' duro con una particolare classe di militari, gli ufficiali. Ma nessuno se n'è mai lamentato."
E fu così che la guerra ebbe inizio... |
Presto, molto presto, assieme alle navi dei coloni cominciano a viaggiare navi spaziali da battaglia e viene creato un corpo da combattimento d'élite che scorta i coloni nei loro viaggi spaziali. Questo corpo specialissimo ha in particolare il compito di difendere i pianeti e i grandi asteroidi che gravitano attorno ai collapsar e che diventeranno gli scenari di scontri e lotte per il loro dominio.
L'addestramento che i giovani soldati devono seguire è terribilmente pericoloso, ogni errore viene punito con la morte a causa delle insidie dei corpi spaziali sui quali si svolge questo addestramento e il premio finale è un viaggio interstellare verso i punti più distanti dalla Terra. Ma non basta: a causa degli effetti della velocità di viaggio attraverso i "buchi neri" i soldati invecchiano meno lentamente rispetto agli individui che non hanno effettuate i salti nello spazio, con il risultato che chi viaggia - e non ci lascia la pelle - vive come un'eterna giovinezza... ma è costretto a rinunciare a tutto quello che ha lasciato sulla Terra: affetti, luoghi, ricordi...
Strani esseri senzienti |
In tutto questo marasma di eventi e di scenari assurdi, Haldeman innesta una storia d'amore, quella tra il protagonista e la giovane Marygay, quasi come a voler ricordare che nonostante tutto anche per i soldati la vita continua. Quella tra i due soldati è la storia d'amore a distanza per antonomasia! Verranno a trovarsi a diverse decine di migliaia di anni luce di distanza, allontanati non solo nello spazio ma anche nel tempo a causa dei viaggi alla velocità della luce! Non vi sveleremo il finale di questa opera, chiaramente, ma vogliamo dirvi che questo è l'unico punto sul quale Haldeman mi trova in disaccordo... sempre più raramente le guerre di questi ultimi hanni hanno avuto un finale simile... ma forse la chiave di tutto è proprio nel titolo dell'opera, La Guerra Eterna e una certa vena di ironia traspare dalle battute finali, fino a ricordare alcune scene del film No Man's Land scritto e diretto dal bosniaco Danis Tanović.
La tuta auto-amputante fa il suo dovere |
T: Le mille fantastiche idee di Haldeman trovano nei disegni di Marvano una corretta e splendida realizzazione. Disegni, colori e ambientazioni stupiscono se rapportati agli anni '80 - seppure verso la fine -, si direbbe molto più facilmente che siano dei giorni nostri. Marvano immagina macchinari e strumenti fantastici e molto realistici, navi spaziali che traggono ispirazioni dagli Shuttle Nasa, pianeti immaginari drammaticamente reali! Tra le tavole più belle sicuramente quelle di apertura del primo albo, quelle di arrivo sul pianeta Aleph e della scoperta dei suoi strani abitanti: dinosauri telepatici, enormi Brontosauri che riescono a comunicare con i soldati e che anzi sembrano siano molto, troppo legati, ai sensitivi che sono presenti nella squadra, le terribili sequenze di combattimento, e le tavole della nave di soccorso con tutti i feriti - rende davvero l'idea di una guerra, una maledetta guerra -, le scene su Paradis, il pianeta ospedale dove i feriti recuperano le forze in attesa di ritornare al mestiere della guerra... la partenza di Marygay, le sequenze della battaglia finale. Tutti gli appassionati di fantascienza troveranno qui pane per i propri denti e avranno sicuramente abbondante materiale con cui saziarsi gli occhi!
W: La cosa che più colpisce di questo "La Guerre éternelle" è la riflessione di fondo che Haldeman fa nella sua introduzione e che traspare dal contesto della narrazione e delle tavole: la "civiltà" si trova impegnata in una guerra contro una razza diversa in nome di un non ben precisato motivo, senza aver mai discusso con il proprio nemico, senza averne mai avuto nemmeno un reale contatto per anni e anni. Ma quello che ferisce di più è la totale indifferenza nella quale questa guerra avviene. Superato lo stupore iniziale per la nave terrestre distrutta e i comprensibili sentimenti di vendetta, presto la guerra diventa quotidianità, passando in secondo piano, fino a sparire lentamente, dimenticata da tutti quegli individui che non sono in un modo o nell'altro direttamente interessati dal conflitto o meglio fatta dimenticare dai governi attraverso manipolazioni di diverso tipo. Se rapportata ad una situazione reale, abbandonando il campo della fantascienza, questa situazione rispecchia quella che molte volte il genere umano si è trovato a vivere nella sua breve presenza su questo pianeta. Si pensi soltanto alla semplicità con la quale tolleriamo l'enorme numero di conflitti che sono in corso nel nostro mondo, siamo ormai capaci di animarci ed indignarci solo in occasioni eccezionali, mentre facciamo passare in secondo piano i drammi enormi che ogni giorno avvengono sotto questo sole.
Il paradiso terrestre prima di tornare in battaglia |
G: De "La Guerre éternelle" esistono varie versioni, noi abbiamo letto l'originale francese pubblicato nell'eccellente collana Aire Libre dell'editore Dupuis, collana nella quale hanno trovato spazio i più grandi capolavori del fumetto di ogni epoca! Per i lettori italiani consigliamo la versione dell'"Editore 001" nella collana "France" che potete acquistare qui nella speranza che la lettura di questo fumetto possa far riflettere alcuni di voi sulla direzione che l'umanità ha tristemente deciso di prendere!
Buona lettura!
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