Dragonero, il passato e il futuro
Alben, Ian, Gmor, Sera e Myrva |
Le terre dell'Impero di Erondar |
L'avventura di Enoch, Vietti e Matteoni è ben congeniata, scorre fluida attraverso le giuste pause e sia i dialoghi che la trama sono di prim'ordine. Salta all'occhio l'immensa operazione preparatoria alla base di questo volume, operazione nella quale Enoch e Vietti creano un mondo intero, con i suoi scenari, le sue popolazioni e le sue lingue - ottimo in particolare l'alternarsi della lingua antica e della lingua comune -.
Ecuba |
Il carattere dei personaggi ha il giusto spessore e il giusto equilibrio per affascinare e non annoiare, ognuno è la somma di punti di forza, debolezze e peculiarità mescolati in maniera ragionata. Il Mago, ad esempio, è il collante della compagnia, ma allo stesso tempo è pigro e accidioso e soffre di vertigini; Ian, il protagonista, è un ex militare, solitario ma incredibilmente attaccato alla sorella Myrva cosa che rischia più volte di compromettere la missione. L'Orco, amico di un umano, è praticamente il contrario dello stereotipo dell'orco fantasy classico, è un ottimo cuoco e un appassionato lettore. Insomma i due sceneggiatori hanno fatto davvero un buon lavoro per non cadere nella banalità dei caratteri fantasy triti e ritriti.
T: I disegni di Matteoni sono semplicemente magnifici, magnifiche più di tutte sono le tavole che narrano delle grandi guerre del passato e delle loro epiche battaglie. Il tratto è leggero ma preciso e i personaggi sono ben riconoscibili, delineati alla perfezione. L'utilizzo del chiaroscuro e della china è praticamente quasi senza difetti, rendendo ogni vignetta una finestra su uno mondo fantastico sulla quale è piacevole soffermarsi per godere di tutti i particolari.
A detta degli stessi autori il volume trae alcune ispirazioni dalla letteratura fantasy classica di Tolkien e Martin, per cui alcuni potrebbero avere dei deja-vù, ma senza mai andare oltre questa curiosa sensazione.
Questo primo volume dei "Romanzi a Fumetti" di Bonelli si avvicina alla grande tradizione franco-belga del fumetto d'autore, sebbene senza colore - e prima o poi qualcuno ci spiegherà come mai noi italiani siamo costretti a leggere fumetti in bianco e nero - e con una scarsa carica "sensuale" che invece abbonda nel fumetto d'oltralpe di qualsiasi genere.
G: E il futuro? Qualcuno si starà chiedendo cosa c'entra il futuro del nostro titolo...
Il futuro è una splendida notizia: finalmente nei mesi scorsi è stata fissata la data di pubblicazione della nuova serie "Dragonero" edita chiaramente da Bonelli. Si potranno così seguire gli sviluppi di quella prima avventura, mensilmente, a partire dal mese di giugno 2013. Bonelli si dota così di una "serie regolare" - attenzione, non una miniserie, ma una vera e propria serie potenzialmente infinita, la prima dopo 13 anni - fantasy affiancata alle più classiche e stagionate, serie che continuerà ad essere curata da Enoch e Vietti e che vedrà la sua inaugurazione con una storia in 3/4 albi disegnati da Matteoni, al quale si affiancheranno successivamente altri disegnatori per dargli manforte.
Cosa ci aspetta nella serie regolare! |
P.S.
Per chi non volesse farsi trovare impreparato, sul sito della Bonelli è ancora in vendita il volume Dragonero dei "Romanzi a Fumetti"... indispensabile prologo alla prima nuova uscita di giugno!
Commenti
Posta un commento