Vathek - Le meraviglie del mondo arabo
La copertina dell'edizione Glenat |
G: Con "Vathek", opera di Patrick Mallet pubblicata nel 2006, ci troviamo di fronte a qualcosa che il pubblico italiano non è molto abituato a vedere: solo i più grandi maestri del fumetto nostrano, infatti, ci hanno regalato nuove edizioni e visioni dei classici della letteratura - si pensi ai bei volumi disegnati da Pratt con l'apporto di Milani come l'Isola del tesoro o Sandokan -. Mallet invece spesso e volentieri si lascia ispirare dai grandi romanzi del passato, o come in questo caso dai racconti diventati icone di un tempo. "Vathek" è ritagliato sul bellissimo racconto omonimo di William Beckford, comparso per la prima volta nel lontano 1787, riadattato fedelmente e disegnato magnificamente dall'autore svizzero.
Patrick Mallet nasce in Svizzera, ma si sposta all'età di 21 anni a Parigi che sarà poi la sua città adottiva. Si dedica all'illustrazione e al fumetto, sfornando vere e proprie opere d'arte fra le quali vanno sicuramente ricordate "Achab" nel quale Mallet, basandosi sulle poche indicazioni lasciate da Melville si immagina la vita del noto capitano prima di Moby Dick e "Le long hiver" un fumetto ambientato nel 1914 al tempo della prima grande guerra dove Mallet, mischia i fatti storici ad una ambientazione fantasy con risultati a dir poco fantastici! Vathek, come vi abbiamo già anticipato, segue fedelmente gli elementi della narrazione del racconto di Beckford, trasportandoci però in un mondo di disegni squisiti che lasciano letteralmente sognare ad occhi aperti le magnifiche ambientazioni orientali.
Tre spade magnifiche, come mai prima si erano viste... |
W: Quando Beckford scrisse il suo racconto “Vathek”, lo intrise di atmosfere da “Le mille e una notte”, e inserì un morale a far da sfondo a tutta la storia come era moda al tempo. Lo scenario si apre con la presentazione di Vathek, nono califfo della dinastia abbaside, uomo ricco di virtù e generosità, ma dotato di un potere terribile: negli attimi di collera il suo sguardo leva istantaneamente la vita al malcapitato che provoca la rabbia del califfo. Vathek è anche un uomo curioso e assetato di conoscenza, in special modo per le scienze occulte. Non sapendosi accontentare di quello che già ha, il califfo ordina la costruzione di una torre in grado di elevarsi sopra ogni altra costruzione per poter così studiare gli astri da una posizione privilegiata. Proprio da questo studio degli astri arriverà l'indicazione che grandi stravolgimenti si prospettano nella sua vita, portati da uno straniero in visita nel suo paese. Vathek ordina quindi che ogni nuovo arrivato in città, sia esso mercante o viandante, debba essere condotto a palazzo e lì ospitato. Nel giro di qualche giorno ecco arrivare uno straniero dall'aspetto spaventoso, che porta con sé mercanzie così belle da non essere mai state viste prima dal ricco califfo. Tra i tanti prodigi che lo straniero mostra al califfo ci sono tre spade dotate di un fascino talmente forte che Vathek non è in grado di resistergli e decide di acquistarle, ma quando chiederà allo straniero da dove provangono delle spade così belle cominceranno i suoi guai e si entrerà nel vivo della narrazione.
Il demone si trasforma in una palla... |
Lo straniero è infatti un demonio che convincerà Vathek a rinnegare la sua fede nel profeta Maometto, e ad eseguire una serie di tremendi sacrifici umani per svelargli il luogo magico da cui provengono tutte quelle ricchezze. La sete di conoscenza e di ricchezze di Vathek, unite all'ascendente della terribile madre del califfo, da sempre adoratrice di forze oscure, porteranno Vathek a compiere terribili nefandezze nei confronti del suo popolo fino a quando il demonio straniero non gli rivelerà l'ubicazione dell'accesso al mondo inferiore dove sono conservati i magnifici tesori dei califfi pre-adamitici. Vathek si mette allora in viaggio con una carovana che non ha mai visto paragoni nella storia per sontuosità e dimensioni, ma lungo il viaggio per incontrare lo straniero alle porte della leggendaria di città di Istakhr, il califfo incontrerà l'amore della sua vita. A questo punto del racconto interverranno i Jinn inviati dal profeta Maometto per cercare di convincere Vathek a tornare sulla retta via e ritornare nei favori dell'Altissimo. Sfortunatamente il giovane amore di Vathek, la bellissima Nouronihar si rivela ancora più assetata di ricchezze del suo amante, il che segnerà la ripresa del viaggio verso il demone e la discesa nei mondi sotterranei dei due amanti. Quello che Vathek scoprirà giunto alla fine del suo viaggio ve lo lasciamo immaginare ma, come per la mitologica figura di Re Mida... vale la pena ricordarsi che non è tutto ora quello che luccica!
Il viaggio di Vathek non comincia nel migliore dei modi! |
T: Vhatek di Patrick Mallet vi saprà rapire con i suoi scenari da favole e portare per mano attraverso le calde e soleggiate atmosfere orientali e via via nelle caverne oscure ricche di tesori che popolano l'immaginario collettivo quando si parla di favole orientali da Alì Babà in poi fino ai più recenti esperimenti dei cartoni animati, "Aladdin" e "Azur e Asmar" solo per citarne alcuni! Il tratto di Mallet è sicuramente affascinante, deciso e marcato ma ricco e pieno di dettagli quasi come se stessimo vedendo delle litografie a colori! E proprio i colori fanno in questo caso la parte del leone: forte la dominante cromatica rossa e arancio, tipica dei luoghi caldi e assolati, intimamente legati all'Arabia e al medio oriente, più alcune incursioni nei toni aspri del verde - legate ai fuochi venefici - e nel blu più profondo dell'oscurità. Le tavole sono molto varie sia per composizione che per incastri, salvo alcune misurate eccezioni e il volume presenta in un bel formato quadrato che riempie gli occhi. Vi dicevo prima dei dettagli, ogni volta che rivedo queste tavole mi saltano agli occhi nuovi elementi che nella lettura precedente mi erano sfuggiti, a volte è un personaggio secondario, altre un'espressione particolare di qualche figura all'interno dello sfondo della vignetta, altre ancora un tatuaggio sul volto dei Jiin, insomma, Mallet, riesce a creare in maniera unica quella profonda ricchezza, quel gusto per il bello e il decoro che ci aspettiamo quando parliamo del vecchio mondo arabo, in pieno stile "Le mille e una notte"!
E finalmente... le porte dei regni sotterranei! |
Di particolare bellezza sono le tavole in cui il demone straniero si trasforma in palla e scappa rimbalzando attraverso tutte le stanze del palazzo e poi lungo tutto il paese fino a cadere nascondendosi all'interno di un profondo baratro, e assolutamente magnifica la doppia pagina della prima parte del viaggio, quando Maometto maledice l'impresa di Vathek ostacolandolo con pioggia continua e mille altre difficoltà. Ultime ma non meno belle delle precedenti le tavole finali in cui Vathek, Nouronihar e la madre di Vathek, Carathis arrivano finalmente nel mondo sotterraneo del demone e delle figure infernali.
Vedrete che avvicinandovi a queste tavole rimarrete decisamente incantati!
G: Di Vathek di Patrick Mallet abbiamo letto l’edizione di Glénat nella collana Carrément BD, non ci risultano purtroppo traduzioni italiane disponibili, ma vi suggeriamo un escamotage: potete scaricare il racconto di William Beckford a questo indirizzo - è distribuito in licenza di copyleft, scaricatelo è gratuito! - così da leggere la storia e se proprio non volete poi sforzarvi a capire la lingua francese, beh almeno potrete seguire la trama del fumetto di Mallet concentrandovi solo sui disegni!
Buona lettura!
I disegni sono stupendi, me lo procurerò!
RispondiEliminaOttima Idea! Se può aiutare su Amazon.fr c'è sia in formato digitale per Kindle sia cartaceo - http://www.amazon.fr/Vathek-Patrick-Mallet/dp/2723455696/ref=sr_1_fkmr0_2?ie=UTF8&qid=1429811217&sr=8-2-fkmr0&keywords=vathek+patrick+mallet -
Elimina