Tous à Matha - Tutti a Matha
La copertina dell'edizione Futuropolis |
G: Rieccoci dopo una lunghissima assenza, ma questa volta non addurremo scuse banali e non ci soffermeremo sui motivi della nostra sparizione, così è stato e fine. - La verità è che non abbiamo validi motivi, come potrete immaginare, quindi abbiamo deciso di non fare più promesse e di limitarci a scrivere quando possiamo o, come in questo caso, quando non possiamo farne a meno! -
Anche questa volta ricominciamo da un fumetto francese, un fumetto che ci sembrava azzeccato vista la stagione, nonostante questa estate del 2014 passerà alla storia come una delle più piovose da che l’uomo ne abbia memoria!
Un fumetto secondo noi azzeccato perché Tous à Matha è un fumetto che parla di estate, anzi di una estate in particolare, quella del 1967, e credetemi quando vi dico che ha tutti gli ingredienti che ci vogliono per fare un fumetto estivo!
Ma bisogna fare in conti con i papà... |
Interamente ideato, scritto, disegnato, fatto e finito da Jean-Claude Denis, autore eclettico che spazia dall’illustrazione alla musica, fino al fumetto cui approda sul finire degli anni settanta con le illustrazioni di un libro per ragazzi ed in seguito con il suo primo albo da solista edito da Futuropolis - Cours Tout Nu -.
Parigino di nascita, classe 1951, Jean-Claude Denis colpisce sicuramente per la profondità dei personaggi, e in questo Tous à Matha ne avrete una splendida dimostrazione. Lanciato nel modo del fumetto pubblica con le migliori case editrici, Casterman e Dargaud in particolare, tra le sue opere più conosciute ricordiamo Les trains des plaisir, Luc Leroi e Quelques Mois à L’Amélie.
W: La nostra storia di apre su uno scenario parigino della banlieu, una casa al tramonto, una famiglia che discute, un padre che sgrida il figlio che ha pena avuto un incidente in motorino. Due pagine appena, poi si cambia scena e persino mese della narrazione. Denis, sa come spargere in maniera corretta i semi della curiosità nella storia. Ora siamo ad un concerto di giovani band, probabilmente in una scuola, sul palco le solite band di adolescenti che tutti ricordiamo con affetto, per averle viste o per averci fatto parte! E tra il pubblico le immancabili ragazze, giochi di sguardi, complicità. E’ così che conosciamo i due protagonisti di questa storia corale, Antoine e Christelle, entrambe sedicenni, bionda e bellissima lei, musicista ribelle - almeno di facciata - lui. Entrambe con alle spalle una famiglia complicata ed in particolare dei padri possessivi e burberi che con la loro rigidità ostacolano senza saperlo la loro giovane storia d’amore.
Ahhh... i tramonti in spiaggia! |
Ma l’estate è alle porte e per Antoine e Christelle questo significa solo una cosa: abbandonare la monotonia della vita quotidiana e poter finalmente passare del tempo insieme, lontano dal controllo paterno, il tutto riassunto in una sola parola: vacanze! Sì, perché, il programma di quella estate del 1967 è semplice, trascorrere le vacanze tutti insieme a Matha, una piccola spiaggia sull’Isola di Oléron, nelle vicinanze di La Rochelle, nota metà di surfisti sulla costa atlantica francese. Naturalmente, come molti ricorderanno, la prima vacanza da soli lontano dalle famiglie è uno dei momenti indimenticabili della vita di una persona, un misto di paure, ansie e libertà che resterà per sempre a farci compagnia. Denis è bravissimo a raccontare questa atmosfera, dalle piccole bugie di Christelle, alla fuga lontano da madre, padre e gatto di Antoine. Lo scenario che si apre davanti ai ragazzi, una volta risolte le questioni familiari, è quello magnifico di un campeggio in riva al mare e di una casa in cui sono ospiti le ragazze tra cui Christelle. E come ogni avventura estiva a questo punto della storia gli ingredienti si arricchiscono: amori, nuovi amici, litigate con le bande di teppistelli locali, arrabbiature e scherzi in spiaggia, scazzottate e ragazze che curano piccole e grandi ferite, lunghe lunghissime notte in tenda in due, interrotte da improvvisi arrivi di sconosciuti e repentini rientri a casa e immancabili progetti sul futuro davanti ad un tramonto, fumando qualche sigaretta.
Insomma, è impossibile non immedesimarsi in una qualsiasi delle molteplici parti di questo fumetto, c’è posto per tutti, ma crediamo che quasi tutti alla fine si ritroveranno nella parte di Antoine e Christelle… chi ha potuto dimenticare i primi amori estivi al mare e le prime serate abbracciati alla ragazza a cui abbiamo promesso tutto il nostro amore… ora sola una lontana immagine nei nostri ricordi?
Tra le scene più belle sicuramente troviamo la fuga di Antoine dal campeggio dove sta con la famiglia, la prima volta in spiaggia con Christelle e il ritrovamento dell’accendino perso - non vi diremo altro, ma questa scena mette addosso un’euforia e un buon umore pazzesco! -.
Falò di notte, il mare, la sabbia, la musica, le ragazze... l'estate! |
T: Il lavoro di Jean-Claude Denis in quest’opera non è niente male, diverso da quello a cui molto probabilmente siamo abituati dai classici fumetti che spesso ci ritroviamo a leggere, ma comunque niente male. Se è assolutamente vero che la parte del leone qui la fanno la storia, i dialoghi e le situazioni, è altrettanto vero che la semplicità dei disegni e del tratto è compensata dall’immensa profondità che i personaggi acquistano in pochissimi tratti. Bastano poche pagine e tutta la combriccola di amici è splendidamente connotata, tanto che ci risulta semplice capire il carattere dei diversi ragazzi. Anche la parte di colore è molto semplice, funzionale a distinguere banalmente tra scene diurne e notturne, che come potrete immaginare in una storia di sedicenni al mare da soli, sono le più importanti. Molto carine sono le tavole di notte attorno al falò sulla spiaggia o in campeggio, qui i chiaroscuri e le ombre ci trascinano dentro la scena e attingono a piene mani dall’infinità dei nostri ricordi di situazioni simili. Belle le vignette del bagno notturno, ma anche in questo caso è più l’ironia dei dialoghi che non la complessità del disegno a rimanere impressa. Molto molto romantiche e gradevoli sono invece le tavole del primo incontro in spiaggia di Antoine e Christelle, queste sì rimangono impresse per la bellezza della composizione e l’ottima scelta delle inquadrature che ci fa essere lì in mezzo a loro! Da ultimo, una menzione particolare va alle vignette ed alle tavole ambientate nelle tende, molto intime e confortevoli, che regalano proprio quella splendida sensazione di vacanza estiva, profumo di mare e salsedine… e sudore nella tenda - ma forse qui sono i miei ricordi a prendere il sopravvento! -.
G: Tutti a Matha, allora! Anche se ormai questo agosto sta finendo, non vedo perché non regalarsi ancora un poco di vacanza con questo bel fumetto, leggero e profondo allo stesso tempo, come solo sanno essere leggeri e profondi i ragazzi di sedici anni, l’estate, il mare e tutte le cose che profumano di bello e giovane nella nostra vita!
Di Tous à Matha abbiamo letto l’edizione di Futuropolis in attesa di vedere se Coconino Press - che già pubblica Un mese a L’Amélie, intenda continuare la pubblicazione in italiano dei lavori di Jean-Claude Denis
A presto, Parole di China.
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